Via libera alla campagna di informazione e sensibilizzazione per scoraggiare eventuali acquirenti nella località balneare
È stata siglata nei giorni scorsi una convenzione tra il Comune di Lignano Sabbiadoro, il nucleo regionale dell’Associazione nazionale Carabinieri e l’Associazione nazionale Finanzieri d’Italia - sezione di Latisana, per promuovere la campagna informativa e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione.
La convenzione, della durata di un anno e rinnovabile in accordo con le parti, prevede un’attività di informazione e comunicazione sul territorio comunale, in particolare sull’arenile, mediante la distribuzione di un manifesto con l’obiettivo di mettere al corrente i potenziali acquirenti dei danni e dei rischi derivanti dall'acquisto di merce priva del marchio CE, contraffatta ed abusiva.
Nello spirito di collaborazione con il Comune di Lignano, il volontariato generico dell'Anc e l’Anfi di Latisana si sono resi disponibili a svolgere attività di volontariato con la finalità di dare attuazione al progetto. Tali attività verranno condotte sotto la supervisione dell'Ispettorato Anc Fvg e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine nell’ambito degli ordinari servizi dedicati nel comprensorio di Lignano Sabbiadoro e pianificati d’intesa con le autorità comunali.
L'Amministrazione comunale, inoltre, organizzerà periodicamente degli incontri con i due partner del progetto per coordinare le attività di collaborazione e si preoccuperà di fornire il materiale informativo da distribuire ai consumatori.
L'abusivismo commerciale condotto sul litorale e su alcune zone della località balneare viola non solo norme di rilevanza comunale, ma produce anche sanzioni di rilevanza penale verso le quali possono incorrere coloro i quali acquistano la merce, oltre a portare con sé tutta una serie di rischi per la salute.
Si tratta di un progetto sperimentale unico nel panorama regionale a contrasto della lotta contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione che da sei mesi a questa parte la Prefettura di Udine, assieme all’Amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro, alla Questura di Udine, all’Arma dei carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Capitaneria di Porto sta coordinando.
Il presupposto è dato dal fatto che, venendo a mancare la domanda, automaticamente si cancella anche l’offerta. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e sensibilizzare quindi ospiti e turisti presenti nella località balneare, questa operazione prevede necessariamente un coinvolgimento pro-attivo di tutte le categorie economiche presenti sul territorio, alle quali è stato inviato un file con il volantino che illustra un messaggio multilingue per descrivere rischi e sanzioni applicabili.
Le categorie si sono rese disponibili a collaborare, provvedendo a stamparlo e a distribuirne copia alla propria utenza. Nel frattempo, la polizia locale ha già iniziato a intensificare azioni di carattere repressivo, attraverso controlli e sequestri.
Parte la campagna di informazione e sensibilizzazione per scoraggiare eventuali acquirenti.
Da sei mesi a questa parte la Prefettura di Udine, assieme all’Amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro, alla Questura di Udine, all’Arma dei carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Capitaneria di Porto, sta coordinando un progetto sperimentale e unico nel panorama regionale a contrasto della lotta contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione.
Il presupposto è dato dal fatto che,venendo a mancare la domanda, automaticamente si cancella anche l’offerta. Per raggiungere questo obiettivopartirà una campagna di informazione e di sensibilizzazione per mettere al corrente i potenziali acquirenti dei danni e dei rischi derivanti dall'acquisto di merce priva del marchio CE. L'abusivismo commerciale condotto sul litorale e su alcune zone della località balneare viola non solo norme di rilevanza comunale, ma produce anchesanzioni di rilevanza penale verso le quali possono incorrere coloro i quali acquistano la merce, oltre a portare con sé tutta una serie di rischi legati tutela della salute. Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Udine, Col. Stefano Commentucci ha avuto infatti modo di illustrare in dettaglio tutti i rischi legati alla contraffazione, sia di carattere sanzionatorio, sia per la salute.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati e sensibilizzare quindi ospiti e turisti presenti nella località balneare, questa operazione, che ha visto nella Prefettura di Udine e nell'Amministrazione comunale di Lignano i principali attori, prevede necessariamente un coinvolgimento pro-attivo di tutte le categorie economiche presenti sul territorio, della Camera di Commercio di Udine alla società D’Area e all’associazione dei consumatori Adiconsum.
Verrà inviato loro un file contenente un volantino con un messaggio multilingue per descrivere rischi e sanzioni applicabili. Le categorie, tra le prime a sottolineare l'importanza di questa campagna informativa a tutela della legalità, si sono rese disponibili a collaborare, provvedendo a stamparlo e a distribuirne copia alla propria utenza. Una copia del manifesto, di dimensioni più grandi, sarà affissa anche all'ingresso di ogni ufficio spiaggia.
L’Amministrazione comunale, per supportare ulteriormente la collaborazione offerta dalle categorie, sta predisponendo una convenzione da stipulare con il Nucleo Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri e l’Associazione Finanzieri d’Italia - sezione di Latisana. Tale convenzione vedrà la disponibilità da parte di questi soggetti a contribuire alla campagna di sensibilizzazione mediante la distribuzione sull’arenile del già citato manifesto informativo.
Nel frattempo la Polizia Locale ha già iniziato a condurre assieme alla Guardia di Finanza, seppur con un numero ridotto di unità, diverse azioni di carattere repressivo, attraverso controlli e sequestri. Tali azioni continueranno parallelamente all’attività di carattere preventivo sopra citata.
Questa iniziativa potrebbe rappresentare un buon esempio per fare squadra tra Istituzioni, Forze dell’Ordine e Privati verso il raggiungimento di un obiettivo comune e condiviso: il rispetto della legalità. Se tutti faranno la loro parte tale scopo sarà sicuramente raggiunto, anche se, come ogni percorso ed azione di carattere culturale, richiederà i propri tempi.
Manifesto contro abusivismo del Comune di Lignano Sabbiadoro (UDINE)
Dopo anni, finalmente, la valutazione sul modificare gli alamari per i luogotenenti è stata portata a termine con una determinazione. Nuovi alamari per i Luogotenenti. Per i Brigadieri una modifica al soggolo per una maggiore visibilità per il ruolo gerarchico.
Il Comando Generale ha determinato l’adozione di una nuova tipologia di: alamari per i Luogotenenti (raffigurazione in allegato ), al fine di conferire maggiore visibilità alla qualifica.
Le mostreggiature, da applicare alla giubba delle uniformi Ordinaria Invernale ed Estiva, sono costituite dal tradizionale gallone di colore argento della Grande Uniforme Speciale, applicato su panno scarlatto ed allestito con stellette bordate di rosso che richiamano l’elemento corrispondente del distintivo di grado, e presentano una profilatura d’argento lungo la base ed il lato esterno, ripristinando in forma stilizzata il classico galloncino di qualifica che identificava i «Marescialli Aiutanti di Battaglia» ed i «Marescialli Maggiori Carica Speciale» dell’Arma dei Carabinieri. Gli alamari metallici previsti per la camicia azzurra estiva saranno, in analogia, caratterizzati dalla stelletta bordata di rosso; - soggolo per i Brigadieri (raffigurazione in allegato ), rendendo maggiormente visibile il particolare livello gerarchico e la specificità delle funzioni connesse. Le innovazioni saranno recepite nel “Regolamento sulle Uniformi per l’Arma dei Carabinieri”, mentre l’attuazione dei provvedimenti è subordinata ai tempi tecnici di approvvigionamento e distribuzione. La categoria dei marescialli e dei sovrintendenti, in seno al Consiglio centrale dell'Arma, portano a compimento un intervento sulle uniformi che sembrava non arrivare mai a compimento.
C'è voluto un impegno serio e attento in questo XI mandato.
L’ufficiale andrà a comandare il Nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Trieste, dopo aver guidato quello friulano. Il capitano dei carabinieri, noto anche per aver risolto il delitto Burgato, lascia il Nucleo investigativo
Dopo otto anni di indagini a Udine in qualità di responsabile del Nucleo investigativo del Comando provinciale, il capitano Fabio Pasquariello è stato destinato a ricoprire il ruolo di Comandante del Nucleo investigativo di via Dell’Istria, a Trieste. L’ufficiale cederà il testimone al maggiore Roberto Scalabrin originario di Trieste e in arrivo da Cagliari.
E’ questo uno dei “cambi” che, da qualche settimana, stanno avvenendo ai vertici dei reparti e delle Compagnie della provincia. Proprio in queste ore anche alla Compagnia di Tolmezzo c’è stato un avvicendamento tra il capitano Mauro Bonometti - che dopo 8 anni di comando nel capoluogo carnico va a Milano, all’aeroporto di Linate - e il capitano Stefano Bortone che proviene dal reparto comando di Gorizia. E già in agosto il capitano Filippo Sautto, dal Comando del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Trieste è “approdato” all'incarico di comandante della Compagnia di Latisana.
Il capitano Fabio Pasquariello, classe 1964, in Friuli ha lavorato alla stazione di Lignano, per poi arrivare al Nucleo operativo provinciale di Udine. Un reparto di “élite” all’interno dell’Arma locale, un reparto che si occupa dei delitti più gravi e complicati: omicidi, rapine, truffe, violenze e molto altro ancora. In quel periodo il giovane Pasquariello ha dimostrato di sapersi destreggiare molto bene non solo nelle situazioni in cui era chiamato a fare luce sui reati più diversi, ma anche quando aveva a che fare con la pubblica amministrazione. Per alcuni anni ha poi lavorato negli uffici della Procura delle Repubblica al fianco del compianto procuratore Giorgio Caruso.
Successivamente è stato chiamato a rivestire il ruolo di comandante della stazione di Feletto Umberto. Ma a Pasquariello i gradi di maresciallo stavano stretti: si è dunque laureato, ha frequentato la scuola ufficiali ed è ritornato in Friuli da sottotenente. Dapprima ha ricoperto qualche incarico fuori provincia e poi, nell’autunno del 2005, è tornato al Reparto operativo, stavolta al timone. Ed è rimasto in prima linea per circa otto anni, impegnandosi in alcune delle più importanti indagini svolte in provincia nell’ultimo decennio.
E’ stato lui, solo per fare l’esempio più recente, a seguire ora per ora le indagini sull’efferata uccisione dei coniugi Burgato avvenuta il 19 agosto 2012 e a riuscire, dopo meno di un mese, a incastrare i due assassini. Ma il capitano Pasquariello ha conquistato anche numerosi successi nell’ambito della lotta al traffico di sostanze stupefacenti e ai reati contro il patrimonio (nel 2004, dopo 5 anni di indagine, portò a termine una maxi-operazione in cui erano state arrestate più di 200 persone, quasi tutte di etnia rom, per una serie di furti e rapine).
Il capitano Fabio Pasquariello, è stato destinato ad assumere il Comando del Nucleo Investigativo provinciale di via Dell'Istria, proveniente dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Udine.
E’ questo uno dei cambi di alcuni ufficiali del Comando Provinciale Carabinieri di Trieste: il capitano Fabrizio Pinori, dal Comando della Compagnia di Aurisina è stato destinato ad assumere l'incarico di comandante della Compagnia di Muggia.
Il capitano Luciano Summo, dal Comando del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trieste è stato destinato ad assumere l'incarico di comandante della Compagnia di Aurisina.
Il capitano Filippo Sautto, dal Comando del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Trieste è stato destinato ad assumere l'incarico di comandante della Compagnia di Latisana.
Il capitano Maurizio Funari, dal Comando della Compagnia di Muggia è stato destinato ad un incarico interforze. Il capitano Nicola Guercia, è stato destinato ad assumere il comando del Nucleo Informativo provinciale di via Dell'Istria, proveniente dal Nucleo Operativo e Radiomobile di La Spezia.
Carabinieri: il capitano Sautto è il nuovo comandante della Compagnia Latisana Dal 31 luglio l’ufficiale, che proviene dal Nucleo informativo di Trieste, è responsabile dei comandi Arma della Bassa friulana
LATISANA Il capitano Filippo Sautto è il nuovo comandante della compagnia carabinieri di Latisana. Ricopre l’incarico dal 31 luglio scorso, giorno in cui ha raccolto il testimone dal suo predecessore, il capitano Umberto Carpin.
Originario di Napoli, il capitano Sautto arriva a Latisana da Trieste, dove ha ricoperto l'incarico di comandante del Nucleo informativo. Per circa dieci anni, dunque, si è occupato dei servizi di informazione dell’arma per quanto riguarda la provincia di Trieste. In precedenza ha prestato servizio nel Lazio, al comando provinciale di Frosinone.
«Daremo continuità al lavoro svolto finora. Saremo particolarmente attenti alle dinamiche del territorio, con attività preventiva e repressiva - ha detto ieri il capitano Sautto nella caserma del comando provinciale di Udine durante la conferenza stampa di presentazione -. In Friuli Venezia Giulia c'è un'alta qualità della vita e un forte senso civico».
La Compagnia di Latisana “comprende” sei comandi stazione, che hanno sede nella stessa Latisana e a Lignano, a San Giorgio di Nogaro, a Mortegliano, a Rivignano e a Palazzolo dello Stella.
Uno degli obiettivi principale del nuovo comandante, come lui stesso ha sottolineato, sarà la prevenzione dei cosiddetti reati predatori. «Alle volte - ha spiegato l’ufficiale ai giornalisti - la gente non è preparata ad affrontare determinate situazioni. Per questo motivo l’attività di sensibilizzazione e informazione è importantissima. Bastano infatti pochi accorgimenti per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese».
L’impegno è costante anche sul fronte della lotta alla diffusione di sostanza stupefacenti. (a.r.) Fonte: Messaggeroveneto: 13 Agosto 2013