Figli d’Italia
È finita così…
nel tricolore intriso
di sangue e di amore,
in una lacrima stretta
in un pugno di rabbia.
Un pugno che presto
libererà la sua lacrima,
affinché testimoni al mondo
il sacrificio e la vittoria
di diciannove martiri…
figli nostri, figli d’Italia.
Pensare all’impensabile?!
No!... tra fratelli tanto lontani
da sentirsi a casa…
nell’abbraccio di un figlio
che diverso non è dai propri,
nello sguardo di una madre
amorevole ed apprensiva
quanto la loro.
Lacrima, che mai t’asciugherai,
consola chi va fiero di te… e,
guarda lontano oltre l’odio.
È lì… che germogliano gli eroi,
è lì, che nasce la speranza
di noi tutti… e di un mondo
tradito nella pace!
*Ai caduti in Nassiriya
(Iraq)
12 Novembre 2003
Visconti Paolo |